Il Milan forse salverà, se si può usare ancora questo termine, la propria stagione. Un’annata disastrosa, culminata nelle guerre intestine di società, nella sostituzione della conduzione tecnica e nelle faide interne allo spogliatoio che neppure gli ultimi successi in campionato hanno sopito. Sono sempre gli stessi tre a guidare il gruppone di coloro che sono contrari a Seedorf (ma questo non ne mette in dubbio la professionalità sul campo). E sono loro a segnare il futuro del Milan, perché in qualche modo rappresentano ancora la fronda Galliani, mai troppo favorevole alla consegna della panchina all’ex centrocampista olandese.
I nomi: Christian Abbiati (il senatore), Riccardo Montolivo (il faro) e Mario Balotelli (il terminale e uomo immagine di questo ciclo rossonero). Cosa ne sarà di loro? Cosa ne sarà di Seedorf? L’allenatore, per quanto inesperto, non è un fesso ed è intenzionato a risolvere la grana vedendo però di riuscire a ricucire almeno con SuperMario, che oggi avrebbe mercato soltanto forse presso Chelsea e Real Madrid, cioè con le possibili cure pensate ad hoc per lui da José Mourinho e Carlo Ancelotti.
Per Abbiati e Montolivo il discorso è differente: al primo potrebbe essere proposta una risoluzione consensuale del contratto, al secondo invece potrebbe esser fatto un discorso dai piani alti (ramo famiglia Berlusconi) oppure essere inserito direttamente in trattative di mercato (piace all’Atletico Madrid, che dal Milan storicamente qualcosa ha sempre pescato e in questo momento è anche una piazza allettante).
In definitiva: la partita tutta rossonera è ancora aperta, ma certamente Seedorf chiede una forte evoluzione della rosa con ricambi adatti al gioco che vuole proporre e nuovi “fedelissimi” da inserire. Di contro c’è sempre un Inzaghi che freme, spalleggiato da una metà dei vertici del club.
Riproduzione riservata © 2024 - CALCIOBLOG